Curatore/i: Matteo Ruta e Giulia Setti
Sogno un'architettura che possa dare un contributo alla società contemporanea. L'architettura è il modo in cui le persone si incontrano nello spazio
Kazuyo Sejima
La Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni (AUIC) del Politecnico di Milano ha inaugurato il 17 Gennaio 2023 il rinnovato Spazio Mostre con l’esposizione di alcuni tra i più significativi progetti realizzati da Kazuyo Sejima, fondatrice dello studio SANAA insieme a Ryūe Nishizawa nel 1995, Pritzker Prize nel 2010, e dal 2015 Professoressa ordinaria presso il Politecnico di Milano.
La mostra SANAA: Construction and structure - with works of Walter Niedermayr” esplora e mette in evidenza, nelle opere di SANAA, il rapporto esistente tra le fasi del cantiere e l’essenza del progetto realizzato. Tale concetto è indagato attraverso una selezione dei progetti dello studio, tra cui la biblioteca dell’Università Giapponese delle donne a Tokyo (2019), il nuovo campus universitario dell’università Bocconi a Milano (2019), il Centro Culturale a Tsuruoka (2018), il Rolex Learning Center all’università EPFL a Losanna (2010) e il Museo del vetro a Toledo negli Stati Uniti (2006). Gli spazi apparentemente immateriali ed effimeri disegnati da Kazuyo Sejima e Ryūe Nishizawa vengono raccontati sin dal loro processo di realizzazione e costruzione attraverso modelli originali e proiezioni, insieme a opere inedite di Walter Niedermayr, artista italiano che da oltre due decenni intrattiene un dialogo e una collaborazione con lo studio giapponese.
SANAA è uno studio internazionale pluripremiato, tra i più influenti al mondo, che progetta edifici essenziali, di grande valore estetico. Negli anni SANAA ha sviluppato una ricerca attenta a cogliere una sintesi originale e unica tra materiali, forme e strutture. Le loro opere, frutto di una meticolosa ricerca architettonica, disegnano spazi fluidi e minimali, in grado di creare una simbiosi tra edificio e luogo definendo nuove prospettive spaziali.
Walter Niedermayr dal 1985 lavora a progetti nei quali lo spazio è indagato come una realtà occupata e plasmata dalle persone. La percezione e l’atmosfera di uno spazio aperto o chiuso sono temi che ricorrono costantemente nei suoi lavori fotografici e video che sono stati pubblicati da importanti editori ed esposti in gallerie e musei in tutto il mondo. Le sette opere in mostra fanno parte dei progetti seriali BILDRAUM/SPAZIO IMMAGINE e ROHBAUTEN/EDIFICI GREZZI. Essi si discostano dalla fotografia architettonica tradizionale, essendo dittici - composizioni di due o più immagini con prospettive diverse, sottolineando come la percezione degli spazi avvenga attraverso il movimento in essi e differenti punti di vista.
La mostra, curata e allestita direttamente dallo studio SANAA con la collaborazione di Matteo Ruta e Giulia Setti per il Politecnico di Milano, è stata inaugurata il 17 Gennaio 2023 con una presentazione tenuta dai membri dello studio SANAA e da Walter Niedermayr, nell’Aula Rogers del Politecnico di Milano.
La lecture di chiusura della mostra tenuta da Kazuyo Sejima, sempre al Politecnico, il 13 Marzo 2023.
bio Kazuyo Sejima
Nata a Ibaraki in Giappone, Kazuyo Sejima si è laureata in architettura alla Japan Women’s University nel 1981. Nel 1987 apre il suo studio a Tokyo e nel 1995, insieme a Ryue Nishizawa, fonda SANAA. Tra i suoi progetti ricordiamo House in Plum Grove, Inujima Art House project, e Japan Women’s University Mejiro Campus. Tra i principali progetti di SANAA segnaliamo il 21st Century Museum of Contemporary Art in Kanazawa, il Rolex Learning Center (Ecole Polytechnique Federale de Lausanne), Louvre-Lens, Grace Farms, e La Samaritaine a Parigi. Nel 2010 Kazuyo Sejima è stata nominata direttrice della 12ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Tra i principali riconoscimenti ricevuti si segnala il Pritzker Prize, il Japan Architecture Award, il Leone d’Oro della Biennale di Venezia, il Rolf Schock Prize nella categoria delle arti visive, l’Officier de l'Ordre des Arts et des Letters, il Prix de l'Équerre d'Argent, la Medal with Purple Ribbon Thomas Jefferson Medal in Architecture, il Praemium Imperiale in onore del principe Takamatsu. Attualmente è docente di Composizione Architettonica e Urbana presso il Politecnico di Milano e insegna presso la Japan Women’s University e la Osaka University of Arts come visiting professor.
bio Walter Niedermayr
Dal 1985 lavora a progetti nei quali lo spazio è indagato come una realtà occupata e plasmata dalle persone. La percezione e l’atmosfera di uno spazio aperto o chiuso sono temi che ricorrono costantemente nei suoi lavori fotografici e video. I paesaggi alpini e le strutture urbane, le architetture e le industrie, così come le prigioni, gli ospedali e i modelli di vita a essi associati costituiscono i temi e i luoghi delle sue continue esplorazioni. Questo risulta evidente in gruppi di opere Alpine Landschaften (dal 1987), Raumfolgen (dal 1991), Rohbauten (dal 1997), Artefakte (dal 1992) e Bildraum (dal 2001). Tra il 2005 e il 2008 è nato il gruppo di Iran e tra il 2009 e il 2016 è stata la volta di The Aspen Series. Nel 2012 ha avviato un’altra sequenza di immagini ambientate nel paesaggio alpino, i Portraits, insieme a un nuovo filone tematico incentrato su rovine e strutture abbandonate, i cosiddetti Relikte. Il progetto Koexistenzen è stato ultimato nel 2017 dopo sette anni di lavoro. Tra il 2011 e il 2014 Niedermayr è stato docente di fotografia artistica presso la Libera Università di Bolzano.
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Comunicato stampa
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Locandina
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